Come si erodono i soldi fermi sul conto corrente
I nostri risparmi hanno un nemico: l’inflazione.
Che cos’è? Capiamolo con un esempio.
Per preparare delle bruschette per una cena con amici vado al mercato a comprare 1Kg di pane, costo 5€, e 1Kg di pomodori, costo 5€, spendendo un totale di 10€.
Se tra un anno il prezzo del pane aumenta del 10%, 1Kg di pane costerà 5,5€ (5€ più il “suo” 10%, ovvero 0,5€), e occorreranno 10,5€ (5,5€ per 1Kg di pane + 5€ per 1Kg di pomodori) per comprare il necessario per le mie bruschette.
Il semplice esempio ci fa capire come l’inflazione non sia altro che la crescita continuativa e generalizzata dei prezzi di un insieme di beni e servizi nel corso del tempo.
Essa indica la salute del potere di acquisto di una moneta, ovvero la capacità da parte delle famiglie di acquistare beni e servizi con una data quantità di denaro: se l’inflazione aumenta, per ogni Euro che possediamo riusciremo a comprare una minore quantità di prodotti e servizi rispetto al passato.
Questo meccanismo rappresenta un grave pericolo per i nostri risparmi, soprattutto se vengono lasciati sul conto corrente e non sono sottoposti ad un’attenta gestione patrimoniale.
Oggi giorno i conti correnti aggiungono al nostro capitale depositato una cifra irrisoria (trattasi di rendimenti inferiori al 1%, se non quando nulli) che non riescono a contrastare l’aumento dell’inflazione.
Ciò, letteralmente, significa perdita di denaro.
Domandiamoci sempre, quando decidiamo di lasciare i nostri risparmi sul conto corrente, a quanti soldi vogliamo rinunciare in futuro.
Ipotizziamo di avere 20.000€ sul nostro conto corrente: dopo 15 anni, se avremmo lasciato depositato il nostro capitale senza investirlo, con un inflazione media annuale del 1,5%, il nostro capitale varrà in termini reali 16.600€, con il 22% del suo potere di acquisto decurtato.
Aumenta il costo dei prodotti al supermercato, delle bollette, degli affitti, e con la stessa somma di denaro saremo meno preparati ad affrontare tutte queste spese.
Occorre, quindi, individuare la strategia di pianificazione finanziaria adatta per proteggere il nostro patrimonio ed evitare che tutti gli sforzi del duro lavoro nel corso degli anni siano vanificati.
Investire è rischioso? Si, è impossibile prevedere l’andamento dei mercati.
Ma chi non investe ha un’unica sicurezza: sta perdendo soldi.
Che cosa decidi di fare? Investire per contrastare l’inflazione o essere sicuro di veder diminuire il valore dei tuoi risparmi?
Lascia pure un commento se vuoi parlarne insieme!
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Un saluto,
Emanuele
Approfondimenti
B. Graham, L’investitore intelligente, Ulrico Hoepli Editore, Milano, 2020
G. Ghisolfi, Manuale di Educazione Finanziaria, Nino Aragno Editore, Milano, 2014
E.M. Cervellati, A. Pattono, Investire con testa e cuore, Franco Angeli Editore, Milano, 2017
https://www.borsaitaliana.it/notizie/sotto-la-lente/inflazione.htm
https://www.ecb.europa.eu/ecb/educational/hicp/html/index.it.html
https://www.wallstreetitalia.com/conti-correnti-quanto-denaro-erode-linflazione/