La Previdenza Complementare

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La Previdenza Complementare

Che cos’è, perché sceglierla e come aderire

A partire dagli anni ’90 il sistema previdenziale italiano ha subito profonde trasformazioni che porteranno ad un unico risultato: in confronto alle ultime retribuzioni percepite, le nuove pensioni saranno molto più basse rispetto a quelle attuali.

Aderire ad una forma di previdenza complementare assume oggi una particolare importanza: significa accantonare una parte dei propri risparmi per una pensione che completi e integri quella obbligatoria.

Nel sistema di previdenza complementare la pensione futura dipenderà dall’importo versato, dal periodo di contribuzione (più anni = più contributi), dai costi sostenuti e dai rendimenti ottenuti con l’investimento nei mercati finanziari.

Esistono 4 forme pensionistiche complementari:

  1. Fondi Pensioni Negoziali
    istituite dalla contrattazione collettiva, nazionale o aziendale
  2. Fondi Pensione Aperti
    forme pensionistiche complementari istituite da banche, imprese di assicurazione, società di gestione del risparmio (SGR) e società di intermediazione mobiliare (SIM)
  3. Piani Individuali Pensionistici di tipo assicurativo (PIP)
    forme pensionistiche complementari istituite dalle imprese di assicurazione
  4. Fondi Pensione Preesistenti
    istituite prima del decreto legislativo 124 del 1993

È possibile aderire ad un fondo negoziale o preesistente presso l’azienda dove si lavora, la sede del fondo, i sindacati che hanno sottoscritto l’accordo o i patronati incaricati.
Mentre l’adesione ai PIP può avvenire presso le società che li hanno istituiti o i soggetti incaricati.

Prima di aderire è giusto fare le opportune valutazioni.

Occorre verificare sempre se il contratto di lavoro prevede la possibilità di aderire ad un fondo pensione di riferimento.

Se sei un lavoratore dipendente del settore privato o un dipendente pubblico, versando il tuo contributo, vedrai in automatico versato quello del tuo datore di lavoro, ottenendo così una pensione più alta.
Inoltre è consigliato confrontare i costi che vengono applicati e scegliere le linee di investimento che più si adattano alle esigenze personali.

Una volta raggiunta l’età della pensione, si potrà scegliere la prestazione dalla propria posizione.
Si può trasformare tutto in rendita, ottenendo così la propria pensione complementare per il resto della vita e regolare le spese in relazione ai propri bisogni o ottenere fino ad un massimo del 50% del capitale in un’unica soluzione e il restante come rendita.

Le forme pensionistiche complementari presentano un quadro fiscale agevolato.  L’ammontare dei contributi versati fino ad un massimo di 5.164,57 Euro ogni anno può essere dedotto dal reddito imponibile.
I rendimenti realizzati, invece, vengono tassati con un’aliquota agevolata del 20% (anziché del 26%) o del 12,50% se ottenuti dall’investimenti in titoli di stato mentre la rendita o il capitale rilasciati hanno una tassazione flessibile, con una aliquota del 15% che può essere ridotta fino al 9% se si arriva a 35 anni di contribuzione.

La legge prevede delle specifiche situazioni per cui il denaro che viene dedicato alla previdenza complementare possa essere prelevato sotto forma di:

  • Riscatto
    può essere riscattata tutta la tua posizione individuale nel caso di invalidità permanente o inoccupazione superiore ai 48 mesi, dimissioni o licenziamento e fino al 50%, se sei inoccupato da almeno 12 mesi (e non oltre 48)
  • Anticipazione
    fino al 75% del capitale accumulato, per l’acquisto o la ristrutturazione della prima casa o al 30% del capitale accumulato, per ulteriori esigenze. Per far fronte a eventuali spese sanitarie, conseguenti a gravissime condizioni è possibile richiedere i un’anticipazione della posizione fino al 75% di ciò che è stato accumulato

Oggi ottenere una pensione è diventata una responsabilità individuale

Se non ci pensi tu, non ci penserà nessun altro.

Sai qual è il tuo gap pensionistico?
Hai intenzione di dedicare i tuoi risparmi per integrare la tua pensione e vivere più serenamente quando finirai di lavorare?
Contattami presso i miei recapiti, parliamone insieme e impostiamo un programma per il tuo futuro!
Ti aspetto!
Un saluto,

Emanuele

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