Quanto ti brucia perdere?

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Quanto ti brucia perdere?

Come controllare l’avversione alle perdite

Sono molti gli investitori in fondi che si fanno prendere dal panico quando i mercati crollano o che decidono di sostituire un comparto dal rendimento deludente.
In una rotazione continua del portafoglio, le quote vengono comprate a prezzi elevati e rivendute a valori più bassi, in preda alla smania di ottenere performance velocemente.
Il risultato?
Rendimenti sotto le aspettative, frustrazione e perdita di denaro.
Per evitare tutto ciò e valorizzare nel tempo il proprio denaro serve solamente tenere ben in mente tre fattori vincenti.

Farsi del male

La finanza comportamentale ha dimostrato come, per non subire perdite e accettare la sconfitta, gli investitori vendono azioni o fondi in guadagno per prendere profitto.
Al contrario, quando il prezzo è in calo, nasce nell’investitore la sensazione di smettere di perdere soldi; il rischio è quello di concretizzare la perdita, vendendo il comparto o il titolo, anche se la flessione è minima.
Ma la rabbia di perdere scatta anche in caso di tracollo.
Quando vi è un forte storno e il valore scende molto, pur di non accettare la sconfitta, sono molti quelli che tengono la posizione, con la speranza che il prezzo del titolo risalga è possa andare in pareggio.
La paura di perdere può guidare l’investitore verso decisioni sbagliate, sia in caso di ribassi naturali del mercato, ma anche per investimenti errati.

Meglio non cedere al rammarico

I risultati deludenti possono creare un rammarico nell’investitore per aver scelto un comparto o un titolo che riteneva valido, ma che invece non si è rilevato tale.
Però, il vero errore sta nel seguire il dispiacere.
Inizialmente molti investimenti non danno soddisfazioni immediate.
E in caso di ribassi, sono tanti quelli che decidono di abbandonare un titolo solido, invece di approfittare del calo dei prezzi per acquistare più azioni o quote di un fondo.
A lungo andare, rabbia e rammarico si rivelano delle pessime consigliere.

La strategia giusta

La rabbia scaturita da possibili perdite può portare facilmente all’ansia e compromettere la capacità di prendere scelte razionali.
Un modo per controllare questa avversione è smettere di guardare il portafoglio.
Sembra un paradosso, ma più guardiamo l’andamento degli investimenti, più alta e la probabilità di farci influenzare dagli alti e bassi di breve periodo.
Meglio è stabilire un periodo di revisione del portafoglio (consiglio ogni tre mesi), in modo da monitorare che l’andamento di medio-lungo periodo sia in linea con gli obbiettivi prestabiliti e il grado di rischio appropriato.

Vuoi una mano a controllare la tua avversione alle perdite?
Parliamo insieme dei tuoi investimenti e vediamo come posso esserti di aiuto.
A presto!
Un saluto,

Emanuele

Fonti

https://www.morningstar.it/it/news/217453/cos%c3%a8-lavversione-alle-perdite-e-come-gestirla