Come riconoscere uno “Schema Ponzi” e starne alla larga!
Sono state molte le truffe finanziarie nella storia che hanno coinvolto investitori e risparmiatori, famosi (da ultimo l’allenatore dell’Inter, Antonio Conte) e sconosciuti.
Quasi tutte le tipologie di raggiri sono riconducibili ad un preciso modello: lo “Schema Ponzi”.
Questo schema piramidale fu creato ad inizio ‘900 dall’italo-americano Charles Ponzi e si divide in 4 Fasi:
Fase 1
Ai potenziali clienti viene promesso un investimento con rendimenti superiori ai tassi di mercato e realizzabili in tempi brevi
Fase 2
Viene restituita nell’arco di qualche giorno una parte della somma investita a coloro che lo richiedono (molto spesso trattasi di attori in accordo con il truffatore) facendo credere agli altri partecipanti che il sistema funzioni
Fase 3
Grazie al passaparola, sempre più persone, allettate dalle laute rendite, decidono di investire nel sistema; tuttavia, gli interessi che vengono redistribuiti non sono il frutto degli investimenti effettuati, ma i soldi forniti dai nuovi finanziatori
Fase 4
Lo schema si interrompe in quanto le richieste di rimborso da parte dei vecchi investitori superano la quantità dei nuovi versamenti e, a questo punto, il promotore del sistema diventa irreperibile, sparendo insieme al denaro ricevuto
Le caratteristiche di queste truffe sono facili da individuare.
Viene prospettata la possibilità di realizzare dei grandi guadagni in breve tempo e con poco rischio.
L’attività è legata ad un unico promotore (o azienda o prodotto) ed i partecipanti, solitamente, sono persone poco competenti in materie finanziarie che ripongono una grande fiducia personale nell’organizzazione.
Ai potenziali aderenti viene fornita una documentazione non chiara e parziale, spesso coperta da segreto, che descrive operazioni qualificate come “di alta finanza” e, una volta invitati a leggere le recensioni di altri investitori soddisfatti, vengono messi sotto pressione affinché procedano al versamento del capitale.
Nessuno è immune a questi raggiri.
Per esempio, grazie ad uno Schema Ponzi durato 20 anni, l’ex presidente del Nasdaq Bernard Maddof ha rubato oltre 60 miliardi di dollari a sportivi, divi di del cinema, imprenditori e anche… banchieri!
Per questo è necessario essere sempre attenti alle proposte di investimento che riceviamo e, per proteggere i nostri risparmi, occorre migliorare le capacità di individuare le possibili frodi.
Esistono 6 azioni che possono aiutare a evitare i raggiri da “Schema Ponzi”, e sono:
- Confrontare il rendimento
tra l’investimento proposto con quello offerto dagli intermediari tradizionali nel medesimo periodo, e se si discosta troppo lasciamo perdere! - Diffidare degli investimenti a “rischio zero”
rischio e rendimento in finanza sono correlati: più è alto il rischio, maggiore sarà il potenziale rendimento che si può ottenere. Non esistono soldi facili, ricordiamocelo! - Effettuare i pagamenti solo con strumenti tracciabili
e mai consegnare i soldi da investire in contanti - Indagare sulle caratteristiche dello strumento finanziario
richiedendo anche informazioni scritte - Prendere tutto il tempo necessario per decidere
senza farsi mettere sotto pressione - Valutare attentamente la natura dell’investimento prima di coinvolgere parenti e/o amici
c’è la possibilità di danneggiare altre persone nel caso fossimo coinvolti in una truffa da “Schema Ponzi”
Inoltre, in Italia esiste un regolare Albo tenuto dall’Organismo di vigilanza e tenuta dell’albo unico dei Consulenti Finanziari (OCF), dove sono iscritti tutti quei consulenti professionisti autorizzati a fornire proposte di investimento. Per cui facciamo sempre un controllo sia su cosa, sia su chi ci propone di investire il nostro denaro.
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Un saluto,
Emanuele
Approfondimenti
https://www.startingfinance.com/approfondimenti/schema-ponzi-truffa/
https://www.startingfinance.com/approfondimenti/schema-ponzi-1/
http://www.consob.it/web/investor-education/come-difendersi-dalle-truffe
https://www.borsaitaliana.it/notizie/sotto-la-lente/madoff.htm
