Mutuo prima o seconda casa: quali le differenze?

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Mutuo prima o seconda casa: quali le differenze?

Cosa distingue i due tipi

Comprare un’immobile è un’operazione che richiede un importante impegno di denaro.
Se non si ha a disposizione tutta la somma necessaria, è possibile rivolgersi ad una banca per richiedere un mutuo, ottenendo così la liquidità per realizzare l’acquisto. Tuttavia, gli istituti bancari effettuano una distinzione tra mutuo prima o seconda casa.
Quali sono le differenze?

Mutuo Prima Casa

Per prima casa non si intende il primo immobile acquistato, bensì una casa che rientra in precisi parametri fiscali, solitamente considerata come abitazione principale. La quota concessa dalle banche varia da istituto a istituto, anche se molto spesso troviamo finanziamenti che arrivano fino al 70%/80% del valore di mercato. Visto che finanzia l’acquisto dell’abitazione principale, il mutuo prima casa presenta degli importanti vantaggi. Per le spese bancarie, il richiedente sostiene quelle di istruttoria e di perizia; mentre, per gli oneri fiscali, vi è una riduzione fino al 2% dell’imposta di registro (per operazioni soggette a IVA fino al 4%), un’imposta sostitutiva agevolata dello 0,25%, a cui si aggiunge una detrazione IRPEF del 19% sugli interessi e gli oneri accessori del mutuo. Inoltre, per le spese legate alla compravendita, come l’imposta ipotecaria e catastale, la somma si riduce fino a 50€ ognuna.

Mutuo Seconda Casa

Differente è invece la finalità per il mutuo seconda casa.
Questo tipo di finanziamento viene utilizzato, solitamente, per acquistare un immobile da mettere a rendita (quindi operazioni di investimento immobiliare) o per adibirlo a seconda abitazione (la classica casa per le vacanze). Proprio per il fatto che l’abitazione comprata non sarà la principale, per i mutui che finanziano questi tipi di acquisti non sono previsti delle agevolazioni. Quindi: nelle spese bancarie, oltre a quelle viste in precedenza, si aggiunge un carico fiscale del 2% sulla cifra ottenuta; inoltre, l’imposta sostitutiva sale al 2%, mentre quella di registro al 9%.
Non sono previste detrazioni Irpef. A ciò si aggiunge una particolare attenzione da parte delle banche nel concedere denaro per le seconde case; gli istituti, infatti, prevedono dei parametri più rigidi rispetto alle operazioni prima casa, soprattutto se il richiedente ha già dei prestiti o mutui accesi al momento della domanda.

Non sempre è facile sapere quale tipo di mutuo poter richiedere per l’immobile che vogliamo.
Se vuoi un parere o un aiuto, contattami per una consulenza gratuita e senza impegni.
Ti aspetto! Un saluto,

Emanuele

 
Fonti

https://quifinanza.it/casa/differenza-tra-il-mutuo-sulla-prima-e-sulla-seconda-casa/595685/